È giunta alla quinta edizione il progetto “Scuola del Gusto”, il corso formativo che da cinque anni, dall’Istituto Tecnico Agrario di Larino, sensibilizza studenti e consumatori ad avvicinarsi alla cultura delle produzioni agroalimentari del Molise, attraverso la trattazione di materie di interesse scientifico, strettamente connesse con la valorizzazione del territorio e le peculiarità dell’offerta turistica enogastronomica. Quest’anno il focus riguarda una delle risorse agroalimentari che, forse più di tutte, rappresenta il vero simbolo della Regione, quello che la porrebbe in una situazione di assoluta leadership a livello nazionale, salvo per un difetto di identità atavica che l’accompagna. Parliamo ovviamente del tartufo, un fungo “ipogeo” diffuso in tutta la Regione, a partire dalla costa con il “bianchetto” (Tuber borchii Vitt.), passando allo “scorzone” (Tuber aestivum Vitt.) fino al pregiato “bianco” (Tuber magnatum Pico). Per esprimere al meglio questa peculiarità, lo slogan scelto per questa edizione non poteva che essere una simbiosi tra le varie anime, coniando, metaforicamente, una nuova specie tutta molisana, il “Tuber molisanum”. Logo pngCome lo schema formativo consolidato impone, anche questa volta verranno trattate in maniera organica, attraverso un approccio multidisciplinare, tutte le tematiche inerenti. Dopo la storia e la biologia del tartufo, non mancherà la trattazione di temi come la sperimentazione su piante tartufigene, le caratteristiche dei suoli, i sistemi di conservazione e la normativa. Spazio sarà dedicato anche alla possibilità di sviluppo attraverso il marketing, mentre un ruolo centrale avranno anche le visite aziendali e la ricerca sul campo con personale specializzato, oltre che gli aspetti nutrizionali, salutistici e di cucina. Visto che si parla di miceti, abbiamo pensato di arricchire il corso con altri funghi, quelli che producono i propri corpi fruttiferi al di sopra della superficie del suolo, per questo detti “epigei”. I corsisti impareranno a riconoscerli e quindi a distinguere quelli commestibili da quelli velenosi. Il corso, per il secondo anno consecutivo, vedrà il patrocinio dell’Università del Molise, attraverso il contributo di diversi docenti alle lezioni e il riconoscimento di crediti formativi per gli studenti che si iscriveranno in futuro ad alcuni dei corsi di laurea dell’ateneo molisano, tanto che la “Scuola del Gusto” istituto agrariosi consolida come valore di orientamento alla scelta universitaria. Non solo, quest’anno il patrocinio si estenderà anche alla Regione Molise, ed in particolare all’Assessorato alle Politiche Agricole, che contribuirà alla qualità del corso con esperienze tecnico-scientifiche e strutturali. Ovviamente non mancherà l’apporto di docenti dell’Istituto Superiore di Larino. Le lezioni avranno cadenza settimanale, per un tale di circa 48 ore tra aula e visite guidate. Il contenuto completo del corso verrà illustrato al convegno di presentazione che si terrà mercoledì 25 gennaio, alle ore 10.30, presso l’auditorium dell’Istituto Tecnico Agrario di Larino. Per informazioni ed iscrizione rivolgersi a Sebastiano Di Maria, ideatore e coordinatore del progetto, raggiungibile al numero 389 0681822 o alla mail scuoladelgustolarino@gmail.com, i posti sono limitati (quota di iscrizione simbolica € 30).