QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: ESSENZIALE E UNIVERSALE SINTESI DELLA SOMMA QUALITA’ SUA

  Per arrivare alla sua cremosa, natural fruttosa, balsamica espressione, tecnica e natura in contemporanea archetipica massimità e simbiosi. Che la sua fonte è l'uva, di totale concentrazione e spessore, d'intatto, illibato, linfatico omore. Che la sua definizione d'aroma è nitidezza, rispetto, capacità tecnica trasformativa. Perfezion naturalistica d'agronomia, eccellenza enologica applicativa. La fusion è mora,

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: QUIVI SOLO SENTIR DI ALGIDITA’ E SUAVITA’ SOVRANA

  Vi son regni di linfa ove mai nessuna nube alcun ombra vi pose. Quivi solo sentir di algidità e suavità sovrana. Non una vena fumosa o scura, ma solo percezioni d'aroma della flora più prima e pollinar della natura. Una soffusione-effusione di fragranza e illibatezza assolutamente cristallina. Qui è il regno dell'uva, nella sua

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: UN UNIVERSO CANGIANTE DI UMORI SOTTILI

  Il granato è vivo e confortante, pur concedendosi ai margini le naturali sfrangiature tipiche di un vino che non intende far sue le ragioni dell’estrazione bruta o degli attributi per gli attributi. E ancor di più te ne accorgi se solo lo accosti al naso: un universo cangiante di umori sottili, stimolanti, raffinati, aerei.

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: CONTEMPORANEA ARCHETIPICA MASSIMITA’

  Per arrivare alla sua cremosa, natural fruttosa, balsamica espressione, tecnica e natura in contemporanea archetipica massimità e simbiosi. Che la sua fonte è l'uva, di totale concentrazione e spessore, d'intatto, illibato, linfatico omore. Che la sua luce è nitidezza, rispetto, capacità tecnica trasformativa. Perfezion naturalistica d'agronomia, eccellenza enologica applicativa. La fusion è mora, nera,

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: SUADENTE VANIGLIOSITA’ DEL ROVERE PIU’ PURO

Non poteva mancare un omaggio a Luca Maroni, da poco insignito del titolo di Dottorato (PhD) Honoris Causa, dall'Università di Messina, come ambasciatore del vino italiano nel mondo. Qualsiasi cosa tocchi, anche con una sola stilla, e subito, impressionante, s'irradia il suo eccezionale e mirabile profumo. Un'onda intensissimma e fragorosa di dolcezza di frutto e

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: UN VINO DA PRENDERE A MORSI

Qui è dove la naturale esuberanza del frutto non scade mai nella ovvia rappresentazione di se stessa, e della sua vanagloria. Qui è dove la gioventù si fa fremente, ma anche prodiga di dettagli sottili. Qui è dove la gioiosa consistenza di un vino che “scorre” ti fa capire di non aver affatto bisogno di

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: “LUMINOSO PER IL CANDOR IN FLOREALITA’ DELLA SUA POLLINARE SUADENZA EMISSIVA”

Oh come vastissimo s'irradia questo profumo. Luminoso per il candor in florealità della sua pollinare suadenza emissiva. Un'onda alta ed intensa di tersità floreale, di cedro, d'agrume, gelsomino, con le più profonde propaggini d'aroma che giungono alle perdute dolcezze d'un ciliegio e d'una acacia di linfatico fulgore. Una potenza e una ricchezza olfattiva di assoluto

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: LA FLEMMA DI CHI NON TEME DI MOSTRARE LE PROPRIE NUDITA’

L’intrico limpido dei profumi, ottimamente scandito e coinvolgente, mi sorprende per classe e portamento: bellamente ciliegioso, con quella nota mineral-ferrosa a donare contrasto e profondità, se ne esce da un naso fresco e colloquiale, carnoso e profilato. Al palato il vino mantiene compostezza, anima e disegno, con una dolcezza tannica invidiabile. Ad unire personalità, appigli

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: LA MORBIDEZZA NEL VIRTUOSO BALANCE

Gran dolcezza al naso, ove gran sta per decisa, morbida, potente, integra. Uno per uno esplodiamo questi aggettivi che il vino in esame qualificano. La decisione nell'espressione d'un vino sta nella sua ricchezza, nella fittezza del suo estratto: nel campione in esame più che eccellente. La morbidezza nel virtuoso balance delle sue sostanze compositive: fitti

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: UN AFFLATO VULCANICO PODEROSO, APPARENTEMENTE EMPIREUMATICO

Nel percorrere le sue rotte “scure” (pure nel colore, nero melanzana) nessun particolare verrà tralasciato, tanta la chiarezza. D’altro canto l’ostentazione non abita qui. Casomai la naturale, incontenibile vitalità di un vino forte, d’animo e d’attributi, che intende parlar chiaro. La timbrica aromatica è intensa, caratterizzata, profonda: brace di camino spento, terriccio, “massicciata di ferrovia”

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