Quando nell’autunno del 2012 iniziammo questa avventura, mai avremmo pensato che il progetto “Scuola del Gusto” diventasse, in pochissimo tempo, un punto di riferimento per tanti, giovani e meno giovani. Da allora innumerevoli iniziative sono nate e continuano a muoversi intorno alla cultura del cibo. Un atto che compiamo ogni giorno, quello del mangiare, che a volte (non sempre) racchiude storie di uomini, disegnatori di paesaggi e custodi di culture millenarie. “Mangiare atto agricolo”, “mangiare atto paesaggistico” o semplicemente, per completezza, mangiare come atto culturale. Il cibo di qualità è necessariamente espressione di tutto questo, in grado di produrre benessere e qualità della vita. La connessione con la storia, attraverso i valori materiali e immateriali legati alla cultura agroalimentare, sconosciuti, in particolare nelle nuove generazioni, è fondamentale per una presa di coscienza identitaria, per progettare un nuovo futuro e per cercare di arginare un’emorragia inarrestabile di emigrazione delle nuove generazioni.

Con la settimana della cultura enogastronomica in Molise, abbiamo voluto contribuire con il Comune di Campobasso, attraverso l’assessorato alla cultura  presieduto da Paola Felice e con la collaborazione di Antonio Vinciguerra,  ad offrire, in particolare agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, la possibilità di conoscere un enorme patrimonio culturale, attraverso laboratori tematici, mettendo in risalto il legame con il territorio di prodotti identitari, storico-antropologico, ma anche con ciò che concerne le qualità sensoriali e salutistico-nutrizionali. Per tale motivo, molto significativo è il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise.

Locandina scuole definitiva

Prestigiosi anche gli altri patrocini, come l’Università del Molise, che contribuirà con molti dei suoi docenti allo sviluppo delle varie tematiche, sia con gli studenti, ma anche con gli appuntamenti pomeridiani dedicati alla cittadinanza. Poi ci sarà la partecipazione anche di funzionari della Regione Molise e dell’Arsarp, istituzioni che hanno patrocinato l’evento. Ogni pomeriggio verrà sviluppata una filiera, secondo un programma che trovate articolato nella locandina seguente.

Locandina cittadinanza definitiva

Ma i veri protagonisti dei laboratori, a nostro avviso, saranno i produttori, con le loro storie, le loro aziende e i loro prodotti, testimonianze necessarie soprattutto per i giovani. Vivere tutti i giorni la dimensione scolastica, in mezzo agli studenti che dovrebbero rappresentare il nostro futuro, permette di cogliere aspetti difficilmente visibili dall’esterno. Un privilegio quello dell’insegnante, soprattutto quando, oltre a trasmettere il proprio sapere, riesce a coinvolgere gli studenti in una visione più ampia della scuola, che guarda al futuro, ma che non deve perdere d’occhio il passato, soprattutto il legame con la propria terra. La scuola deve avere un ruolo strategico, anche nel riannodare il legame con il proprio territorio, per formare nuove generazioni con una coscienza identitaria. Guardare al passato non è esercizio nostalgico, ma significa progettare un nuovo futuro. Quale modo migliore se non attraverso i prodotti della terra, quelli identitari, quelli che ci nutrono ma che al tempo stesso ci raccontano culture millenarie, attraverso piccoli e medi produttori, quelli che ci piace definire “eroi silenziosi”. Il Molise è soprattutto questo. I giovani hanno bisogni di questi esempi!

Sebastiano Di Maria