Consumo di vino e interesse per le produzioni enologiche molisane.
Primi risultati dell’indagine condotta nell’ambito del Progetto
“Scuola del gusto: un Molise divino”

 
I consumi di vino a livello globale non crescono più. Da una stima dell’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) il consumo totale per il 2012 si attesta a 245 milioni di ettolitri, con il 13% concentrato in Francia, il 12% in USA, il 9% in Italia (che resta il terzo mercato mondiale) e l’8% in Germania. Segue la Cina che secondo l’OIV rappresenta oggi il 7% del consumo mondiale. Questi cinque paesi rappresentano la metà del consumo mondiale di vino.
Per quanto concerne il nostro Paese, una recente indagine condotta dall’ISTAT rileva come in Italia ci sia un generale cambiamento del modello di consumo di bevande alcoliche. In particolare nel 2012 si registra un deciso calo del numero di consumatori di vino. Secondo l’ISTAT nel 2012 soltanto il 51,9% della popolazione ha bevuto vino, contro il 53,3% del 2011 e il 56% di cinque anni fa. Nello specifico, i consumatori abituali sono scesi in Italia dal 23,6% al 21,5%, ossia soltanto il 41% di chi consuma vino oggi lo fa in modo abituale. Nella suddivisione dei consumatori per sesso, a distanza di cinque anni, il vino ha perso il 3,4% dei consumatori sia tra gli uomini sia tra le donne.
 
Link del questionario: http://www.dea.unich.it/sondaggi/index.php/246437/lang-it

In Molise, un’indagine condotta nell’ambito del Progetto “Scuola del gusto: un Molise divino” ha evidenziato interessanti spunti di riflessione circa il consumo consapevole di vino e l’interesse per le produzioni enologiche molisane. Hanno partecipato all’indagine online 257 persone, in prevalenza maschi (54%), di età compresa tra i 35 e i 44 anni (25%) e tra i 45 e i 64 anni (28%). Nel 67% dei casi si è trattato di residenti in Molise dalla nascita. Ridotta, invece, è la percentuale dei non residenti in Molise (circa il 13%). Il 31% degli intervistati dichiara di non avere una conoscenza particolare dei vini, il 27% conosce bene quelli locali, il 21% quelli italiani. Al 40% degli intervistati piace molto bere vino, tanto che il 26% lo beve quotidianamente e il 20% alcune volte la settimana. Si tratta di abitudini di consumo che derivano prevalentemente dal contesto sociale in cui questi vivono, infatti il 66% dei rispondenti è cresciuto (o continua a vivere) in famiglie dove il vino è quotidianamente bevuto a tavola durante i pasti.

La tipologia di vino preferita è il rosso (63%) secco (47%). Resiste il consumo quotidiano di vino all’interno delle mura domestiche (30%), al ristorante 3/4 volte l’anno (30%); meno diffuso è il consumo in vineria/wine bar (il 13% lo consuma 3/4 volte l’anno). Per quanto riguarda le abitudini di acquisto, il canale di vendita preferito dai consumatori è quello dei produttori diretti (nel 38% dei casi), seguito dalla grande distribuzione (35%) e dalle enoteche (25%). Durante l’acquisto, discreta attenzione è posta alle certificazioni di qualità (26%), meno al prezzo (13%) e alla notorietà del produttore (6%). Ancora, informazioni circa l’acquisto del vino provengono essenzialmente dal passaparola, dalla partecipazione a fiere e manifestazioni, dalla rete internet.
 

Simone Iocca durante la presentazione del corso “Un Molise divino”

Con riferimento alle produzioni enologiche molisane, l’indagine rileva un chiaro apprezzamento e interesse per i prodotti locali: a detta degli intervistati il vitigno che meglio rappresenta la regione è la Tintilia (49% dei casi), inoltre il 40% degli intervistati lo consuma abitualmente. Nonostante questo, è da sottolineare come il 44% dei rispondenti non ha mai partecipato in Molise ad un evento organizzato per la degustazione/promozione del vino, mentre il 25% non ha mai visitato un’azienda vitivinicola.
 
 
Simone Iocca, PhD
Dipartimento di Economia Aziendale
Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara
E-mail: s.iocca@unich.it